Moda prodotto del design industriale
Con i suoi molteplici appuntamenti di richiamo internazionale, a fine anni ‘70 Milano diventa la principale vetrina di un nuovo genere di moda italiana, più commerciale e al tempo stesso più vicina alle nuove espressioni dell’arte e del design, di cui condivide il principio della riproducibilità su scala industriale delle opere della creatività.
In questi anni vengono presentate le collezioni di Billy Ballo, Caumont, Glans, Misterfox, e Callaghan, marchi di abbigliamento che si affermano anche grazie alla collaborazione con Walter Albini. Si tratta di realtà di dimensioni medio-piccole, caratterizzate da flessibilità produttiva e propensione all’innovazione di prodotto.
Schizzi di tendenza: Billy Ballo, Collezione Alta moda pronta, A/I 1970/1971, Firenze. Archivio CNMI.
Schizzi di tendenza: Billy Ballo, Collezione Alta moda pronta, P/E 1971, Firenze. Archivio CNMI.
Schizzi di tendenza: Caumont, Collezione Alta moda pronta, A/I 1970/1971, Firenze. Archivio CNMI.
Schizzi di tendenza: Glans, Collezione Alta moda pronta, A/I 1970/1971, Firenze. Archivio CNMI.
Dall’ideazione del capo di abbigliamento alla scelta del tessuto, dalla descrizione della collezione sulle passerelle alla realizzazione dei servizi fotografici, il processo creativo di Albini emerge tra le fonti inedite dell’Archivio della Camera nazionale della moda italiana.
Walter Albini è un pioniere nella collaborazione fra stilismo e industria. Il rapporto con le piccole imprese si rivela però deludente, sfociando in consulenze e committenze estemporanee invece che in collaborazioni durature. Alle imprese con cui Albini collaborò mancavano le industrial capabilities delle grandi imprese. Per queste ultime, che avevano sviluppato la standardizzazione e la serializzazione dell’abbigliamento applicando i principi dell’organizzazione scientifica del lavoro al processo produttivo, successi e fallimenti dei rapporti di collaborazione avviati da Albini rappresentarono una fase di apprendimento cruciale nel processo di transizione e di trasformazione dell’industria dell’abbigliamento in industria della moda.