Curiosità bibliografiche
La biblioteca di Angelo Sraffa non riflette soltanto la solida formazione giuridica e tecnica del suo proprietario, ma ne rivela anche una profonda cultura umanistica e una spiccata sensibilità da bibliofilo. La cura nella scelta delle edizioni, l’attenzione alle particolarità tipografiche, la presenza di frontespizi decorati e materiali allegati — come recensioni ritagliate e annotazioni autografe — testimoniano un atteggiamento colto e partecipe verso il libro come oggetto.
Nel campo della letteratura italiana spiccano volumi particolari come Le rime di Petrarca con l’interpretazione di Leopardi, o l’edizione di Foglie di erba di Walt Whitman nella collana “Biblioteca dei popoli”, diretta da Giovanni Pascoli. Il gusto per le caratteristiche grafiche dei frontespizi decorati emerge anche nei "Classici del ridere" di Angelo Fortunato Formiggini, in Primo vere e Notturno di Gabriele D’Annunzio. Un altro esempio è una raffinata edizione di Tristano e Isotta stampata in soli 50 esemplari su carta giapponese e riccamente decorata.
In alcuni casi Sraffa integra i volumi con materiali personali, come la recensione scritta da Giuseppe Antonio Borgese ritagliata e inserita in Via Laura di Marino Moretti, o quella firmata “Il Bibliofilo” conservata all’interno degli Scritti di Goffredo Mameli.
Particolarmente ricca è la collezione di letteratura francese, in cui si trovano numerose prime edizioni, tra cui opere di Honoré de Balzac (Les Cousin Pons, Contes Brunes, Les petits bourgeois, Les cent contes), di Émile Zola (La Rêve, Pot-Bouille, L’Argent), di Alexandre Dumas figlio (La question d’argent), di Jules Romains (La vie unanime con dedica autografa), e ancora di Georges Duhamel, Maurice Leblanc, i fratelli Goncourt, Hector Malot, e François-René de Chateaubriand – la cui opera in più volumi è arricchita dall’annotazione in matita “edizione originale”.
Tra gli autori più frequenti figurano anche André Gide, Roger Martin du Gard, Romain Rolland, Paul Bourget e Alphonse Daudet.
Completano questo patrimonio numerosi volumi di critica letteraria francese e una sorprendente quantità di letteratura italiana e straniera tradotta in lingua francese.