I bassorilievi di Leone Lodi

Uno dei pochissimi elementi decorativi nel razionalista edificio progettato da Giuseppe Pagano è rappresentato dai bassorilievi applicati a nastro lungo le pareti esterne dell’ingresso, realizzati da Leone Lodi (1900-1974) su commissione dello stesso Pagano. 

Lodi aveva già lavorato con l’architetto istriano in occasione della Triennale del 1936 e per l’edificio dell’Università Bocconi Lodi dimostra di averne compreso fino in fondo i valori. Realizza così un’opera che non abusa dello spazio, in cui i rilievi hanno misure leggermente diverse fra loro ma sono tutti dipanati in orizzontale come fasce nette e pulite: due rilievi al centro volutamente asimmetrici, a sinistra in alto sopra il livello delle porte e a destra in basso sul piano del selciato. Altre due coppie chiudono la facciata sugli spigoli laterali sviluppandosi sugli angoli, come morsetti. I rilievi, della stessa pietra del rivestimento, sembrano connaturati alla superficie stessa. 

Il ciclo ha il titolo di Le attività primordiali e parla dell’origine della società civile rappresentando scene di lavoro in un mondo senza tempo. Uomini e animali hanno lo stesso peso nella composizione e vengono rappresentati in uno spazio simbolico senza elementi paesaggistici. La narrazione avviene con un ritmo basato sulla ripetizione della forma curvilinea che dà equilibrio e simmetria a tutta la composizione. I personaggi scandiscono lo spazio in posizione statica e non comunicano in alcun modo tra di loro. Cinque scene si succedono con funzione narrativa sui due lati dell’ingresso principale: la maternità, la cura dei cavalli, la fede, la vita domestica, la pastorizia e le regole di convivenza tra simili sul lato sinistro, e sul lato opposto l’accensione del fuoco, gli animali che si nutrono, la fonte che disseta, la pesca e la costruzione delle navi. Al centro del prospetto è collocata una scena che è omaggio alla Bocconi, luogo dello studio e dell’economia: un rilievo celebra antiche pratiche contrattuali mentre ai piedi della facciata un uomo coglie i frutti del lavoro e della fatica.