Gobbi 5
Biblioteca
L’edificio di Via Gobbi 5, progettato per ospitare la nuova Biblioteca con il suo deposito librario, una moderna Aula Magna e gli istituti di economia, venne inaugurato l’11 dicembre 1966.
Realizzato dall’architetto Giovanni Muzio in collaborazione con il figlio Lorenzo, anch’egli architetto, e con l’ingegnere Aldo Favini, si estende su un’area di 4000 m2.
Seguendo la linea storica creata da Giuseppe Pagano, Muzio rispettò l’impostazione razionalista del suo predecessore, creando una continuità visiva e materiale evidente: dall’utilizzo delle mattonelle rettangolari (klinker) dello stesso colore ocra, alla realizzazione dell’atrio caratterizzato da un portico, passando per la scelta del colore verde degli infissi.
Di impianto ortogonale, l’edificio venne progettato dando grande attenzione alla luminosità degli ambienti, con ampie vetrate, lucernari e l’accurato studio dell’esposizione alla luce naturale. Originariamente, un patio scoperto sorgeva al centro dello stabile con uno specchio d’acqua con aiuole ed era visibile tramite ampie vetrate, ma è stato rimosso in seguito alle ristrutturazioni dei primi anni 2000.
L’Aula Magna, situata nel seminterrato, fu dotata di impianti d’avanguardia per l’epoca, quali un palcoscenico mobile e cabine per la traduzione simultanea. L’Aula Magna traeva luce da ampie vetrate, mentre il soffitto a cassettoni in travi metalliche incrociate fu lasciato a vista e integrato in un suggestivo sistema d'illuminazione artificiale.
Infine, nettamente distinto dal corpo principale, si estende il deposito librario, un parallelepipedo di 60 metri di cemento armato e feritoie in vetrocemento.
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